GIORDANO BRUNO

Giordano Bruno (Nola 1548 - Roma 1600), forse il più importante dei filosofi del Rinascimento, ha ricevuto la sua formazione in ambienti averroisti napoletani, è entrato nell'ordine dei domenicani a diciott'anni, cambiando il suo nome da Filippo in Giordano. Nel 1576 ha abbandonato l'ordine poiché sospettato di eresia, cominciando a spostarsi di città in città. Ad un certo punto questi suoi viaggi lo hanno condotto fino a Londra, dove ha scritto le sue opere più significative: "La cena delle ceneri", in cui smentisce i principi della fisica aristotelica ed il sistema tolemaico; "De l'infinito universo et mondi", dove espone la sua tesi dell'infinità dell'universo ma anche dell'infinità numerica dei mondi; "De la causa, principio et uno", in cui affronta il problema dell'origine del cosmo; e per finire "Degli eroici furori", in cui in un certo senso celebra quell'amore che unisce, grazie alla ragione, l'anima a Dio. Processato dalla Santa Inquisizione, ha scelto di non rinnegare le sue teorie, ed è stato per questo arso vivo nel Campo de' Fiori a Roma. Nell'immagine a sinistra si può vedere la statua eretta in onore del suo martirio.

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